ho iniziato a rileggere "Suite francese" di Irene Nemirovsky. Lo sto rileggendo ultimamente, per respirare quel senso di precarietà che pervade nel racconto i parigini che aspettano e fuggono da un imminente arrivo dei tedeschi a Parigi. Le storie di ogni famiglia, di ogni personaggio, ricco o povero che sia, si intrecciano, in uno stile cinematografico, semplice e profondo e si legge il tutto come se si fosse spettatore di quello che sta accadendo. . Spero che aprano al più presto le librerie e possiate acquistare questo libro, così da poterci avvicinare (per quello che stiamo vivendo ora) a quel tipo di esperienza che è la guerra, e soprattutto la paura dell'ignoto, del nemico che sta per arrivare. Tutto ciò che è vita normale, diventa passato, ed inizia una nuova esperienza, fatta di privazioni, di fatica, e soprattutto viene fuori ciò che uno è realmente, la propria personalità nascosta. La paura, che repentina entra in noi e ci fa essere migliori o peggiori di come ognuno crede di essere.
Vi consiglio di leggere Irene N. e di leggere anche la sua biografia che da sola vale un libro.
09 aprile 2020
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