29 agosto 2023

Negli attici di serre romane (fine anni 50)

 il tacco farcito mi batteva sui denti

avevo in sogno Roma con i suoi colli

e le 500 in bianco e nero sullo sfondo lucenti


nelle serre romane non tirava vento

ma le luci adombre si riflettevano sui cofani

di sere che non ho vissuto

vivevo quei momenti


eppure nel tramestio notturno

di sanpietrini immobili

dentro di me saliva la sete


in notturna collera

Roma mi agganciava al suo parafango

e sbuffando mi trascinava per le sue vie illuminate di giallo

ed io col viso a terra, di pinoli secchi

facevo merenda

27 agosto 2023

Quattro stelle

 le giacenze di magazzino

precoci anfratti, misteri suadenti

respiri a bocca aperta dei tuoi acquisti


la lingua s'ingrossa come una palla tonda

a tutti i costi, brami e conquisti

le posizioni di bancomat impazziti


acquatti tra i club lounge i tuoi sospiri

derivati nei divani e tessere nella polvere

marketing di raucedine sviti


accogli in te, elettrizzi

gli aghi impazziti, idrovora del nuovo

non lasci scampo all'ingoio


le puttane sotto al cavalcavia

ascoltano un ronzio,

sono le tue batterie

26 agosto 2023

Mi riparo alla tua ombra

 c'è dell'ordine anche in un paio di cosce nude

accavallate su una duna

fan perdere la memoria

nel giro vorticoso di sabbia e nuvole


la faccia da cadente è un pregio di famiglia

nel mio stemma araldico

ci sono due palle gonfie che sonnecchiano in un angolo


testardo mulo arranco nel limite inferiore del tuo fianco

mi arrendo

bivacco per sempre a morte

nel tuo lago salato

Ombrelloni

 Il magma di poppanti urticari

siede sulle gambe di mamma

si intasano le strade di mare

e chi non vuol remare

sprofonda nella sabbia mobile

con sopra una liana che si ritrae e scompare


Nuclei impazziti di solitari calvi esauriti

circondano alla coop gli yogurt in scadenza

dal profondo risuonano i tamburi e le sirene della crisi


25 agosto 2023

La quarta a sinistra

 al davanzale che sovrasta

l'uomo piccolo che avanza

non saprei dare una taglia

probabile sia una quarta


il bambino che sugge

il futuro in una sfera piena

morbida poppa

dimora dell'uomo

ricordo di quello che è ora


stasera non torno a cena

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